Il 3 luglio è la Giornata Internazionale delle Cooperative, festeggiata ogni anno il primo sabato di luglio dal 1923.
Obiettivo di questa giornata è creare un futuro giusto per tutti.
Una società cooperativa è una società che si forma per gestire in comune un’impresa con lo scopo di fornire agli stessi soci i beni o i servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa è sorta.
I soci sono persone fisiche che scelgono di associarsi volontariamente e senza scopo di lucro, ma a parità economica, restituendo alla cooperativa la sua funzione sociale di base.
Persone che si uniscono, insomma, come in una comunità: insieme per un obiettivo comune, che non esclude la democrazia, la cooperazione e la solidarietà.
Le cooperative sociali come la nostra sono molto diffuse in Italia e sono, tra le varie tipologie, quelle che gestiscono servizi socio-sanitari, educativi (cooperative di tipo A) o attività di vario genere destinate a parsone svantaggiate (cooperativa di tipo B). Cascina Biblioteca le racchiude entrambe nella sua anima, in un’unica mission fatta di servizi e tirocini, accoglienza e valori condivisi.
Francesco Allemano, presidente della cooperativa e socio fondatore della stessa dalla sua nascita, ci ha ricordato i primi pensieri del senso cooperativistico in Cascina Biblioteca: nacquero dal letame, proprio dove nascono anche i fiori.
“Il giorno in cui arrivai in Cascina Biblioteca fu un giorno particolare: c’era poca gente perché buona parte delle persone che popolavano quel luogo erano impegnate a partecipare al funerale di un volontario. C’erano poche persone, mi interfacciai con chi trovai, comprendendo subito che quel posto avrebbe potuto coniugare da un lato il mio sogno di fare l’agricoltore e dall’altro quello da rivoluzionario silente che voleva contribuire al benessere delle persone, attraverso il proprio lavoro.”
Dopo due anni come obiettore di coscienza in supporto alle attività svolte da un gruppo di adulti disabili in un contesto agricolo, Francesco mette a fuoco la necessità di raggiungere un equilibrio tra obiettivi concreti da perseguire e attenzione alle esigenze della persona.
Prendere decisioni capaci di soddisfare questo equilibrio: ecco la sfida da cogliere. Allora come oggi, per tutti noi che qui lavoriamo, sposando una mission che prevede il benessere e la dignità della persona come nuclei centrali di azione.
“…ad un certo punto, con i ragazzi che mi vennero affidati durante il periodo del servizio civile, ci trovammo davanti ad un lavoro: la distribuzione sui campi del letame prodotto dagli animali. La tecnologia ci offriva l’opportunità di avvalerci di un apposito carro spandiletame e avrebbe evaso l’operazione in mezza giornata di lavoro; noi potevamo essere dei rilassati osservatori. Sarebbe stata questa una modalità efficiente, con costi ridotti e che ci avrebbe permesso di raggiungere velocemente ed efficacemente il risultato atteso. Invece, l’attenzione ai bisogni delle persone che ci chiedevano di trovare un’occupazione costante per tutto l’anno, ci ha indotto a prendere una decisione alternativa: il letame venne accumulato per tutto l’anno e in inverno la distribuzione dello stesso venne fatta a mano da tutti, creando in questo modo un’attività invernale utile ai bisogni occupazionali dei ragazzi. Se questa operazione fosse stata analizzata esclusivamente con un approccio economico, non saremmo arrivati a questa decisione.”
Il tema della Giornata Internazionale delle Cooperative di quest’anno è stato Ricostruire meglio insieme.
Più di un miliardo di cooperatrici e cooperatori in tutto il mondo continuano a dimostrare che nessuno deve affrontare da solo una crisi come la pandemia.
Cascina Biblioteca ce la sta mettendo tutta per farlo.
In lista tra tutto quel che va ricostruito Cascina inserisce, in prima battuta, le relazioni umane: dal vivo, in presenza, in ascolto, cure per chi ha bisogno di cura.
Dai bambini, alle persone fragili, ai lavoratori, anche quest’anno la giornata delle cooperative è da festeggiare con impegno, non solo con gioia, con senso del dovere e rispetto. Tutti ci lasciamo alle spalle un anno di fatica e resilienza, molti di noi ne sono usciti più consapevoli, anche delle proprie debolezze.
Ma sapere che ci siamo, a vicenda, gli uni per gli altri deve rimanere il nostro obiettivo, da non perdere e, anzi, da salvaguardare, poiché fa uscire tutti noi del Terzo Settore ancor più responsabili e con un ruolo più visibile per tutti.
E ci siamo, in effetti, continuiamo ad esserci e ad andare avanti per ricostruire un passato che c’era, o per meglio dire un futuro migliore, come dovrebbe essere d’ora in avanti.
04 luglio 2021