E’ forse scontato parlare della difficoltà di questo momento per tutti, dai giovani agli anziani, dai lavoratori agli studenti, dai genitori a chi abita lontano dalla propria famiglia e vive nella preoccupazione cercando di andare avanti.
Nel calderone delle disavventure che stanno succedendo e delle continue riorganizzazioni o nuove progettazioni cui la pandemia costringe tutti, compresi i nostri servizi, quest’ultima volta il decreto ministeriale del 24 ottobre non ha voluto fermare le attività ricreative, riabilitative e assistenziali per i bambini e le persone con fragilità.
Noi dell’area animazione di Cascina Biblioteca abbiamo ben chiaro il motivo, perché conosciamo il nostro lavoro che, durante lo scorso lockdown, ha acquisito paradossalmente “più valore” di prima, così com’è successo all’educazione scolastica.
Se la famiglia è il primo nucleo della società, all’interno della quale le persone sono (o dovrebbero essere) protette, amate e educate e se la scuola prosegue e amplifica la dimensione educativa della vita di bambini e ragazzi garantendo anche la loro socializzazione, appunto, vi è un’altra dimensione fondamentale per la vita di ognuno di noi e riguarda la libertà di espressione.
La convenzione Onu per i diritti dei bambini e delle persone con fragilità stabilisce che la ricreazione sia un diritto di ogni essere umano e come tale vada non solo rispettato ma anche sostenuto.
“Il gioco, in particolare il gioco libero e creativo, e lo sport, come pratica per un armonico sviluppo psico-fisico, sono diritti che aiutano a crescere, alimentano la socialità, la memoria, l’intelligenza, l’equilibrio, il benessere.”
Il benessere: questa è uno degli obiettivi per il quale si adopera Cascina Biblioteca attraverso i servizi alla persona.
In settimana o nel fine settimana avere uno spazio temporale o fisico per essere liberi di esprimersi attraverso il movimento, la creatività, la relazione umana senza pregiudizio e senza barriere è vitale, soprattutto in una società come quella di oggi destinata a continuare a crescere in una direzione produttiva, esecutiva, quantitativamente migliorativa.
E la qualità? Il tempo di ogni essere umano diminuisce giorno dopo giorno e il rispetto per la qualità di questo tempo è da tutelare.
E’ importante mangiare, stare in salute, con un’igiene curata e un tetto sulla testa.
Eppure, a volte, quando si ha raggiunto tutto questo, ci si chiede: e adesso, cosa mi manca?
O viceversa, quando mangiare, stare in salute e con un’igiene curata e avere un tetto sulla testa non sono così facilmente raggiungibili, quanto può essere utile un incontro? Un confronto tra amici o la condivisione di uno svago, di un momento per coltivare un po’ del proprio benessere?
Sono mesi che ci occupiamo di far si che questo sia possibile senza limitare sicurezza, prevenzione e senza trasgredire le norme. E lo facciamo perché crediamo nell’importanza dei nostri obiettivi ricreativi.
Da un lato le nostre proposte variano tra attività di socializzazione quali il Tempo Libero, il Cad o gli eventi per bambini, dall’altro lato offriamo uno svago che guida in modo più personale e continuativo l’essere umano, attraverso a una crescita espressiva, educativa e di gruppo. Si tratta dei percorsi, sportivi e artistici, che, nel caso di Cascina Biblioteca sono tutti a carattere inclusivo e integrato per persone di tutte le abilità e età.
I bambini, infatti, hanno diritto a ricevere le attenzioni appropriate a sviluppare i propri talenti, ma anche ragazzi e adulti hanno diritto ad affinarli, se già scoperti, o a scoprirli nel verso senso della parola perché non è mai troppo tardi per farlo a 15, 30, 50 anni. Soprattutto se questo “fa stare bene”, soprattutto se questo fa sentire meno soli e se regala bellezza dove non pensavamo di trovarla: in un cerchio di persone ben distanziate, in uno spogliatoio con la mascherina, recitando su un palcoscenico tutti a debita distanza.
Per tutte queste ragioni crediamo che le attività che proponiamo come animazione (eventi, percorsi, laboratori, campus, corsi, momenti di aggregazione) non siano state sospese: perché chi troppo giovane per leggere o chi non abile a leggere non può farcela da solo e perché chiunque non può chiedere alla propria famiglia, agli educatori o ai maestri di ricoprire anche i ruoli degli altri protagonisti della propria vita (amici, compagni di squadra o corso, animatori, allenatori, registi, insegnanti).
E per questo stiamo provando ad andare avanti: perché la sicurezza e lo svago o la libertà di espressione non sono concetti antitetici, ma possono coesistere, per il bene di tutti.
Grazie a tutte le persone e le famiglie che come noi ci stanno credendo e provano a guardare non dov’è nero, ma dove ci sono gli arcobaleni, per combattere la paura e stare bene.