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Capitolo VIII: storie legate ai valori -Fare Rete significa saper Condividere

Fare Rete significa condividere risorse per far nascere più possibilità.

In Cascina Biblioteca, tra gli undici valori fondamentali della cooperativa, la rete risulta indispensabile come tutti gli altri.

Luca Rivabene racconta la sua idea di “rete”, nata durante il suo percorso lavorativo in Cascina.

Quando parliamo di rete oggi, pensiamo al web, ai social network, alla navigazione su internet, o, forse, alla televisione.

Nel mondo del sociale, fare rete significa più o meno lo stesso: qualcosa viene messo a disposizione per una condivisione produttiva e più efficace.

“Ognuno di noi è portatore della sua rete di contatti e, quando li mette a disposizione degli altri, porta beneficio a tutta la collettività. Lavorare nel sociale comporta imparare a condividere idee, risorse, tempo e obiettivi, per la natura del lavoro stesso, ma anche perché capita talvolta che mezzi e soldi non siano garantiti o sufficienti a realizzare un progetto socialmente importante.”

Luca Rivabene, attuale Responsabile dell’Area Animazione di Cascina Bibliotecae del Settore Innovazione, ha iniziato la sua carriera lavorativa in cooperativa nel 2007 e, parallelamente, ha iniziato a lavorare anche in Ledha. Gli anni precedenti si era fatto le ossa nel mondo dell’associazionismo – retaggio famigliare- e dello scoutismo e dal 2004 aveva “imparato il mestiere” lavorando presso la cooperativa La Cordata.

Luca era, insomma, già abituato a muoversi all’interno di meccanismi di rete, creazione di progetti a più partner e valorizzazione delle relazioni tra enti, cooperative e associazioni. Poi, durante gli anni di lavoro in Cascina Biblioteca, ha sperimentato sempre più senso e significato di questo modo di lavorare che può davvero essere un valore aggiunto, sul piano professionale e su quello umano, se ben coltivato.

E’ vero, infatti, che lavorare nel sociale significa mettere spesso “esseri umani e esseri viventi, in genere” al centro di progetti importanti. Così, la condivisione delle proprie risorse con gli altri è, nel mondo del sociale, qualcosa di inevitabile. E lo è a tutti i livelli, tra i responsabili, i coordinatori, gli educatori così come tra i volontari e gli utenti dei servizi. Sì, perché l’incontro e lo scambio di esperienze sono la base della piramide sulla quale si costruisce un sistema sociale. Se io sono capace di fare qualcosa e incontro qualcuno che ha bisogno di quella cosa per raggiungere un obiettivo in cui credo anche io, il gioco è presto fatto e il primo mattone della piramide viene messo. Perché il “sistema sociale” è fondamentalmente un sistema di baratto, di offerta e scambio umano, che restituisce dignità ai rapporti lavorativi, trasformandoli in qualcosa di più prezioso dello stesso profitto. E il profitto, alla fine, rimane una conseguenza dell’incontro fatto e della relazione creata. Anzi, rimane spesso secondo a tutto questo.

Ma c’è una ragione, spiega Luca, per cui fare rete è davvero un valore aggiunto sul quale la cooperativa non può non poggiare: non si tratta solo di creare rapporti, in primo luogo, o implementare profitti. “Il mio modo di intuire il senso della rete sociale è legandolo al concetto di fare cultura. Soprattutto in Cascina Biblioteca, rispetto alle persone che la abitano e la vivono.”

La fragilità, infatti, può essere un valore aggiunto per chi coglie o viene aiutato a cogliere la bellezza nell’incontro, nell’esperienza, il fascino nella cultura della diversità, che stimola e diverte. E che va sostenuta e integrata perché tutti, potenzialmente, possano avvicinarla e entravi in contatto, integrarsi con essa per scoprire cosa si perderebbero se questo non accadesse.

“Una panchina, un tavolo, un albero di ippocastano sulle nostre teste. Io conosco un nuovo volontario e gli presento Cascina Biblioteca. Mentre parlo e racconto, scopro che lui è un giornalista e che, tra una parola e l’altra, entrano nel discorso molte possibilità, di sostegno, di scambio.”

Lavorare in rete costa fatica, impegno e molta pazienza poiché bisogna lavorare insieme agli altri, cercare compromessi e resistere nonostante le relazioni nel tempo cambino, evolvendo o compromettendosi. E’ necessario continuare ad avere chiari gli obiettivi da raggiungere e lavorare per quelli, nonostante il nostro essere “uomini”, che cambiano idea e progetti, ci possa allontanare da essi.

Ormai Cascina Biblioteca, già nata e coinvolta dalle sue origini sociali in una ragnatela di rapporti con le altre realtà, quali, ad esempio Consorzio Sir o Ceas, è oggi sempre più inserita dentro prospettive di rete sociale, che coinvolgono i territori circostanti, attraverso collaborazioni che di cultura ne producono moltissima.

E così il sistema cooperativo di Cascina continua a venir alimentato da nuovi rapporti, nuove idee e nuovi progetti che nascono dalla rete che noi tutti seminiamo, giorno dopo giorno. Dagli Orti Condivisi al Vagone Bar sociale, dalla Ciclofficina alle cene in residenza, dal Tempo Libero e Piccola Accademia ai centri diurni che si aprono alle famiglie e all’accoglienza sociale che ascolta chi ha bisogno di sfogarsi, confrontarsi o di proporre un progetto innovativo.

In qualche modo, la rete sociale può sembrare quasi un modello democratico comunitario, cui fanno riferimento le realtà associative e a cui potrebbero rifarsi, perché no, molti modelli politici e comunitari, che si troverebbero così a riscoprire il valore dell'”esperienza umana” quale vera motivazione per cui ogni uomo sulla faccia della terra dovrebbe vivere.

Per questo ci si lega, per il bene comune.

I valori di Cascina biblioteca sono raccontati anche attraverso le video-storie, in fondo a questa pagina!

Cliccate qui: http://cascinabiblioteca.it/la-cooperativa-inclusione-sociale/i-valori/

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