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Cheikh: musicista, sarto e atleta di casa Rotondo

In Casa Rotondo 10, un nuovo eclettico abitante è entrato a vivere una nuova vita di successi!

Lo scorso 14 ottobre 2019, è entrata una nuova storia nell’Area Abitare di Cascina Biblioteca, nel contesto di Via Monte Rotondo 10,  quella di Cheikh Diattara.

Cheikh è nato a Guediawaye, in Senegal, in una famiglia composta da mamma, papà e quattro fratelli, di cui lui è il maggiore.

All’età di 8 anni è stato affetto dalla poliomielite, una grave malattia infettiva del sistema nervoso centrale, che colpisce principalmente i neuroni motori del midollo spinale. Infatti Cheikh ha delle difficoltà motorie che lo portano a vivere in sedia a rotelle, ma riuscendo a fare anche dei brevi tragitti aiutandosi con le stampelle. 

Dopo la malattia è andato a vivere da suo nonno ed è cresciuto nelle sue mani. A causa della sua malattia ha avuto difficoltà nel poter frequentare la scuola, a causa dell’accessibilità anche sui mezzi, però gli sarebbe piaciuto molto frequentarla. Dopo qualche anno è andato a vivere dallo zio, il quale lo ha aiutato ad imparare il mestiere di sarto e, all’età di 20 anni, ha aperto una piccola sartoria “Santra – persone disabili di Guediawaye”, lavorando insieme ad altre persone con disabilità ed insegnando a loro il mestiere. 

Oltre al lavoro di sarto, nonostante la sua malattia, Cheikh ha iniziato anche a giocare a basket nella squadra nazionale del Senegal e a danzare nel gruppo “Handiritmo“, con il quale nel 2013 è volato in Italia atterrando a Salerno per fare uno spettacolo di Gembe, una danza africana che lui ancora oggi suona con i tamburi presso i parchi di Milano insieme ai suoi amici. Dopo lo spettacolo a Salerno il gruppo di danza si è sciolto, ognuno ha preso la sua strada e Cheikh, insieme ad un suo amico, ha deciso di rimanere a vivere in Italia provando a portare avanti le sue passioni: la sartoria, il basket e i tamburi da suonare con gli amici. 

Quando ha deciso di rimanere in Italia, portando avanti lo sport che ama, il basket, Cheikh inizialmente ha giocato nella squadra di Cantù, per poi passare alla squadra nazionale di Seregno, dove gioca ancora oggi. Cheikh si allena due volte alla settimana, il martedì e il giovedì, nei weekend ha le partite, che a volte lo portare a fare dei lunghi viaggi fuori Seregno, le cosiddette trasferte sportive.

In questi anni ha vissuto presso il centro di accoglienza in Via San Marco, dove lo hanno aiutato a fare tutta la documentazione per vivere regolarmente in Italia. Ha trovato un lavoro come sarto, dove però ha lavorato solo per un anno e poi, da quel momento, non ha più trovato lavoro. Quando, successivamente, ha preso la pensione d’invalidità ed è dovuto andare via dal centro di accoglienza, è iniziata anche la sua ricerca di un appartamento in affitto, oltre che di una nuova mansione professionale. Cheikh ha vissuto prima a Castano Primo (MI) e poi ad Inverigo (CO). Dal periodo in cui ha lasciato la casa di Inverigo ad oggi per lui è stato un periodo davvero difficile in quanto ha dovuto vivere per strada o spostarsi da una casa all’altra di amici che gli hanno dato una mano.

<< Con l’aiuto di Valeria ho trovato voi di Cascina Biblioteca ed ora sono qui, in Casa Rotondo e spero con voi di trovare ciò che ho sempre desiderato costruire nella mia vita. Io cerco sempre di andare avanti, come mi incoraggiava a fare mio nonno: “Cerca di andare avanti perché sei uguale a tutte le persone, non guardare indietro vai sempre avanti perché non ti manca nulla”.>>

Ma chi è Valeria? Un giorno Cheikh ha incontrato Valeria Zanoni, per caso al parco mentre suonava i tamburi con i suoi amici. Valeria stava facendo pubblicità per un evento del suo lavoro e lo ha invitato a partecipare e da qui lui ha iniziato a raccontarle che cosa faceva con il suo lavoro come sarto. Da qui Valeria ha iniziato ad aiutarlo in tante cose, portandolo da alcuni suoi amici per vendere i suoi vestiti e quindi Cheikh ha iniziato a lavorare privatamente. Insieme hanno dato vita al suo marchio “KECHIC”, di cui c’è anche una pagina Facebook, per chi fosse interessato! 

<< Grazie a lei ho fatto tante cose e penso che questo lavoro andrà molto bene, non so cosa potrei fare per ricambiare ciò che lei ha fatto per me. Suo papà mi ha regalato una macchina da cucire, un’altra l’ho ricevuta dal mio amico Lorenzo e la terza è una che, finalmente, ho comprato da solo.>>

Valeria quest’anno è riuscita a portarlo in una scuola di moda, Il teatro della moda”, gestita da Alessandro. Questa scuola gli dà modo di imparare di più sul suo mestiere, in quanto in Senegal non si usava il cartamodello per prendere le misure, e qui sta imparando ad utilizzarlo. Da questa scuola, Cheikh si aspetta di fare più esperienza di quella che ha già ed è molto felice che Valeria lo abbia portato lì, gli sembra di vivere un sogno perché è una cosa che gli mancava e da solo pensa che non lo sarebbe mai potuto permettere.

Questa estate è tornato dalla sua famiglia insieme a Valeria, ed erano quattro anni che non li vedeva.

Tutta la sua famiglia era molto contenta di tutto quello che sta accadendo nella sua vita, traguardi raggiungibili, da perseguire con il giusto sostegno “amico, solidale e responsabile”.

La storia di Cheikh è un modello di speranza, altruismo e anche un po’ di fortuna. Sicuramente Cheikh ha scelto di provare, di non mollare, di continuare a provare a esaudire i propri desideri con tutte le proprie forze ed energie. E di strada in effetti ne ha fatta tanta.

A Milano, possiamo vedere le sue creazioni in zona Isola, dove il negozio “Lisa” di Via Arese 8 propone alcuni suoi capi. Ma Cheick vende anche tramite associazioni (come Hair Kitchen 4 Women che ha progetti sociali per le donne in India, Senegal e Sud America) o in occasioni speciali come mercatini artigianali selezionati.

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