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“Dopo di noi”, un progetto per il futuro

Benefici e requisiti di accesso ai voucher della legge 112

Il Dopo di Noi è stato introdotto con la Legge n. 112 di giugno 2016 (nota come “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”). Lo scopo è stato quello di attivare alcune misure necessarie per tutelare la vita delle persone con gravi disabilità che vogliono intraprendere un percorso di emancipazione e di autonomia, progettando insieme ai familiari, quando possibile, un futuro abitativo nuovo.

È la prima legge in materia che definisce e riconosce specifiche tutele per le persone con disabilità che desiderano progettare un futuro di autonomia abitativa insieme alla famiglia di origine, per non affrontare l’emergenza di un trasferimento con un distacco immediato, ma rendere il passaggio graduale e nel rispetto dei tempi e delle esigenze della persona, offrendo opportunità di sperimentarsi in contesti nuovi e protetti.

La Legge sul Dopo Di Noi è entrata in vigore nel 2016 e prevede agevolazioni fiscali, misure di assistenza, cura e protezione.  Fa parte della legge un fondo che viene ripartito tra le diverse regioni ed è destinato a diverse attività, tra cui la creazione di programmi per supportare la vita autonoma delle persone in abitazioni protette, dove possono sentirsi “a casa”, anche grazie al supporto della tecnologia; la definizione e l’implementazione di interventi per permettere alle persone di vivere in case extrafamiliari in caso di situazioni di emergenza; la promozione di programmi per aumentare le competenze necessarie a vivere in autonomia.

Per ottenere i voucher della legge Dopo di Noi, i potenziali beneficiari devono fare richiesta tramite il proprio servizio sociale di zona, individuare un ente gestore che elaborerà una proposta di intervento oppure chiedere all’assistente sociale di riferimento supporto nella ricerca del luogo più adeguato. La famiglia e la rete della persona vengono coinvolte facendo un pensiero rivolto al futuro.

Quali sono i requisiti necessari?

  • età compresa tra 18 e 64 anni
  • articolo 3 comma 3 della legge 104 (che riguarda la gravità della disabilità)
  • ISEE sociosanitario ristretto – ovvero quello riferito alla persona e non al nucleo familiare

Esistono diversi tipi di opzioni/voucher a disposizione dei beneficiari:

  • Voucher di Accompagnamento all’autonomia abitativa, con una durata di 2+2 annualità di sperimentazione, interamente finanziato dal fondo. In questo caso, la famiglia non è tenuta a sostenere alcuna spesa e il voucher copre 4800 euro di spese per ogni annualità per il percorso di sperimentazione della persona e 600 euro per il sostegno familiare e per creare una rete di mutuo aiuto, coinvolgendo al bisogno professionisti interni o esterni di supporto.
    Questo voucher prevede un percorso di avvicinamento graduale, attraverso momenti diurni iniziali e incrementando la permanenza in casa in base alle esigenze della persona, creando un vero e proprio accompagnamento;
  • Voucher di Sollievo, che prevede la compartecipazione della famiglia – che copre il 20% dei costi – mentre il Comune paga l’80%; questo è rivolto a situazioni specifiche di sollievo e quindi di fragilità familiari (per es. famiglia monogenitoriale in difficoltà, età avanzata dei caregivers, decessi improvvisi di un familiare, etc.), quindi comporta dei vincoli, come in alcuni casi la permanenza notturna della persona (manca quindi l’avvicinamento graduale previst0 nell’accompagnamento);
  • Voucher di Sostegno all’autonomia abitativa, che di solito arriva successivamente: in questo caso il contributo è fisso ed è pari a 500 euro (se la persona frequenta un centro diurno) oppure 700 euro (se la persona non ha un’occupazione diurna); il resto del contributo è carico della famiglia.

Come accedere ai benefici di questa legge? La persona interessata al progetto si rivolge al proprio assistente sociale di zona o, nei casi più virtuosi, è quest’ultimo/a che informa le famiglie di persone con disabilità di questa importante opportunità. Successivamente viene inoltrata la richiesta, individuato l’ente gestore – di solito l’assistente sociale di zona – che elabora la proposta di intervento del progetto da presentare in Unità di Valutazione Multidisciplinare.

La fase di richiesta e di valutazione è quindi piuttosto complessa ma ha l’obiettivo di considerare le diverse variabili, perché ogni caso ha le sue peculiarità.

In Cascina Biblioteca l’avvento della legge ha permesso diverse sperimentazioni, dal 2019 in poi, che hanno mostrato il desiderio di vivere esperienze di autonomia in piccoli appartamenti, con il supporto di professionisti. Sono nate Casa Agape che si è stabilizzata come microcomunità di quattro abitanti dopo diverse sperimentazioni, Casa Iride, un appartamento in cui si sono svolte moltissime esperienze di legge 112 che ora sono in una fase matura e, nel 2021 Casa Milo, in cui si svolgono sperimentazioni di persone autistiche e con disabilità. In queste case le persone sperimentano le loro autonomie, vivono esperienze di emancipazione dal nucleo familiare in modo graduale e progettato “su misura” e si mettono in gioco per costruire in prima persona il loro futuro.

Il percorso prevede un supporto alle famiglie attraverso incontri, momenti di sostegno psicologico individuali o di gruppo, riunioni con la rete della persona (professionisti come assistente sociale, educatori delle case, educatori dei centri diurni frequentati…). Tutto ciò permette di conoscere al meglio i bisogni, osservare i progressi, lavorare parallelamente nei vari ambiti di vita delle persone e con gli stessi obiettivi educativi.

Un insieme di abitazioni, persone, professionisti, relazioni, scambi, emozioni che contribuiscono al benessere delle persone con disabilità nel presente e nel futuro.

11 agosto 2023

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