Pensare al volontariato è un po’ come aprire un catalogo di un’agenzia viaggi, perché le proposte sono tante e riescono a soddisfare esigenze differenti. Si può scegliere di mettere a disposizione le proprie competenze per un’attività oppure semplicemente mettersi a disposizione per chi ha bisogno. Ciò che accomuna qualunque attività di volontariato è la volontà di dedicare il proprio tempo agli altri, ma anche all’ambiente, a un progetto culturale, ad un’attività sportiva, di riciclo e molto altro ancora.
In Cascina Biblioteca fare volontariato può significare trascorrere il proprio tempo con le persone con disabilità nei centri diurni, nelle residenze protette, accompagnarli in vacanza o al museo nel fine settimana, ma anche supportare chi si occupa di agricoltura biologica o i bambini durante i centri estivi.
Nella ha scelto di supportare i ragazzi e le ragazze durante l’attività di doposcuola in Via Rizzoli a Milano, per assorbire la carica e l’energia che i/le giovani sanno dare. Le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di lei e di come vive questa attività di volontariato.
- Buongiorno, ci racconti qualcosa di te e di cosa fai nella vita?
Mi chiamo Nella, ho lavorato per 42 anni in un’azienda in cui mi occupavo della gestione di rimborsi, ora sono in pensione e ho molto tempo da donare agli altri.
- È la prima volta che svolgi un’attività di volontariato o lo hai già fatto?
A metà del mio percorso lavorativo mi è stato proposto di candidarmi come RSU all’interno del mio comparto lavorativo. Quella è stata, senza rendermene conto, la mia prima attività di volontariato.
- Qual è la motivazione più importante che ti spinge a dedicare il tuo tempo agli altri?
Ho sempre pensato di fare volontariato sia per me, per mettermi in gioco, sia per dare un supporto a chi ne avesse bisogno.
- Come sei arrivata in Cascina Biblioteca? E perché hai deciso di fermarti proprio qui?
Cascina Biblioteca è stata un’opportunità, mi sono accostata a piccoli passi, dando il mio supporto ai ragazzi/e del doposcuola in via Rizzoli, poi tutto è venuto di conseguenza anche perché i giovani sono travolgenti. Così ho deciso di fermarmi proprio qui.
- Qual è la gratificazione più grande?
Sono soddisfatta perché ricevo tenerezza e allegria e contemporaneamente arricchisco il mio bagaglio culturale, torno a casa con la testa leggera, ma anche piena di domande. L’essere volontario in Cascina Biblioteca mi arricchisce interiormente, mi fa sentire utile e mi mantiene umana.
Se anche tu vuoi diventare volontario/a, clicca qui.
27 marzo 2023