“Attraverso il nostro lavoro ci prendiamo cura di persone con fragilità e con disabilità e ci impegniamo per rispondere ai bisogni di lavoro, accoglienza e assistenza”.
La mission di Cascina Biblioteca guida il lavoro di educatori e operatori ogni giorno, ma in particolare in un momento di grande difficoltà ed emergenza come questo, in cui le persone più fragili continuano ad avere gli stessi bisogni di sempre, a cui però se ne aggiungono di nuovi, urgenti e complessi. Bisogni primari, come quelli di acquistare il cibo e le medicine, di ritirare le ricette dal medico di base, di avere un supporto psicologico.
Cascina Biblioteca, grazie al suo spazio di WeMi Ornato, collabora con il Comune di Milano e la protezione civile alla mappatura dei servizi dedicati agli anziani in queste settimane di emergenza. Le richieste arrivano al centralino comunale 020202 e, grazie a operatori e volontari, supportiamo coloro che non possono uscire di casa per l’acquisto della spesa, per ritirare farmaci e ricette. I cittadini possono anche richiedere pasti a domicilio, supporto psicologico telefonico, assistenza domiciliare, igiene ambientale. Attraverso WeMi, Cascina Biblioteca risponde alle richieste dei cittadini, inviate dal centralino gestito al livello comunale, anche raccogliendo la disponibilità di volontari per aiutare le persone anziane.
Ma Cascina Biblioteca fa parte anche della rete QuBi di Fondazione Cariplo. Il Comune di Milano, in collaborazione con la Protezione civile, il Banco Alimentare e Fondazione Cariplo, ha attivato alcuni Hub per il cibo. L’attività è coordinata dalle Assistenti sociali del Comune con le quali la nostra cooperativa e altre realtà del Terzo Settore stanno lavorando per creare punti di stoccaggio di alimenti per famiglie bisognose del quartiere Parco Lambro: sono stati attivati centri di raccolta della spesa presso alcuni centri socio ricreativi per anziani. Grazie a molti volontari che Cascina Biblioteca sta cercando e attivando, vengono preparati sacchetti personalizzati a seconda dei bisogni familiari, adeguati alle necessità dei membri della famiglia e quindi diversi a seconda che in casa ci siano neonati o anziani. La distribuzione nelle case viene fatta da operatori comunali.
Un altro bisogno importante è quello dei bambini che vivono in queste famiglie e che non possono andare a scuola. Poiché molti di loro non hanno un computer, è stato attivato un servizio attraverso Whatsapp per le famiglie del Parco Lambro (anche quelle straniere), attraverso il quale le assistenti sociali e gli educatori di Cascina Biblioteca inviano link informativi. Ma non solo, inviano attività per i bambini e offrono supporto telefonico ai genitori, fornendo informazioni su cosa sta succedendo, le procedure da seguire, come affrontare il tema con i bambini o i ragazzi con disabilità, come trascorrere il tempo con storie interattive, letture di favole, corsi scolastici. Sono tanti anche i bambini che vengono supportati nel fare i compiti, grazie a spiegazioni e correzioni, per evitare che queste settimane di assenza dalla scuola aumentino le loro difficoltà.
Cascina Biblioteca ha avviato anche un “telefono amico”, ovvero un monitoraggio telefonico alle famiglie del quartiere attraverso chiamate rivolte a 35 nuclei per far sentire la vicinanza e intercettare i bisogni, che sono ancora una volta la difficoltà a fare la spesa, la gestione dei compiti, sia per assenza di mezzi (internet, computer), che per la difficoltà a comprendere l’italiano. Infine, è importante fungere da intermediario tra le famiglie che hanno bisogno della consegna farmaci a domicilio e le farmacie della zona che fanno questo servizio.
I bisogni sono tanti e sono mutevoli, quindi sarà importante monitorare quotidianamente la situazione per rispondere alle nuove esigenze che potranno nascere: per le prossime settimane c’è già in programma l’aiuto alle famiglie che non hanno internet o ce l’hanno ma non sufficiente alle necessità di questo periodo, ad attivare i Gb regalati dalle compagnie telefoniche e organizzare con i bambini un momento ludico/ricreativo da fare tutti insieme su Skype.
Perché diventa necessario, oltre a tutto questo, rassicurarli sul futuro che verrà, confortandoli con il messaggio che “andrà tutto bene” e che, presto, vedremo tutti l’arcobaleno.
Per informazioni sulle iniziative del Comune di Milano, in supporto alle persone fragili in questo momento di emergenza, clicca qui.