I primi momenti assieme? In condivisione: un caffè o thè, dei biscotti, 4 chiacchiere, e si affrontano piccoli e grandi problemi. Si fanno proposte per iniziare col piede giusto la giornata, come un risveglio muscolare, un massaggio, rilassarsi ascoltando un po’ di musica o guardando la tv. C’è chi segue i propri interessi al pc, chi prepara gli ambienti per la giornata, chi svolge piccole mansioni domestiche o fa dei piccoli acquisti prima di immergersi nelle “attività”.
Le attività sono ciò che l’organizzazione giornaliera prevede per ciascuno di noi, un modo per il CDD di aprirsi al territorio svolgendo un ruolo attivo in esso.
Come? Conoscendo nuove persone e realtà, soprattutto attraverso i tirocini sociali, il volontariato e la produzione di oggetti e manufatti di cui il CDD si fa in cooperativa produttore (bomboniere, batik, ricettario di cucina sono solo alcuni tra gli esempi).
C’è chi dà una mano alla Caritas e nell’oratorio della chiesa di piazza del Dergano. Chi aiuta ad apparecchiare e preparare i pasti alla mensa dei poveri dei frati. Chi rallegra le giornate e ascolta le storie dei più grandi in una residenza per anziani e chi insieme a loro balla o gioca a carte nei circoli ricreativi. Qualcuno si reca in canile, porta gli ospiti a quattro zampe a passeggio. Altri cucinano pizze e biscotti per il centro anziani senza privarsi degli assaggi, ed anche chi lavora dentro la struttura lo fa sempre con uno sguardo rivolto all’esterno.
I nostri batik rallegrano le case, uffici e negozi. Si costruiscono attività che ci aiutano a relazionarci con i giovani delle scuole, dai supporti e giochi logici matematici che con i ragazzi portiamo nelle classi, fino alle nostre letture animate che mettiamo in scena per presentarci e raccontarci. Le bomboniere sono un modo per farci conoscere da chi di noi aveva solo sentito parlare da un’amica o da un parente, ma ormai tra pizzi, confetti e nastri ci si destreggia e si personalizza e concretizza il desiderio del festeggiato.
Si visitano i musei, ed in piccoli o grandi gruppi partecipiamo ad eventi in giro per Milano. Ci si cimenta nella spesa e nelle piccole commissioni, oltre al mantenersi in forma con le attività sportive all’esterno come calcio, judo, piscina e riabilitazione equestre. Partecipiamo a diversi laboratori: di cucina, di pasticceria, arte, teatro, economia domestica, musica, ballo, manipolazione sensoriale. E poi c’è “Giallo di Sera” il giornalino che parla di noi e dei servizi come il nostro in Milano e zone attigue. Ogni ragazzo viene coinvolto in queste attività in base alle sue capacità e ai suoi interessi, o ancora al desiderio ed alla voglia di sperimentarsi.
E dopo il duro lavoro del mattino ci si ritrova per il pranzo dove tra amici, ci si racconta, si aspetta il caffè e ci si cimenta nuovamente in una seconda attività pomeridiana più soft e ricreativa. Poi ci si saluta, con la promessa del “Ci vediamo domani”.
Giorno dopo giorno si intraprende un cammino che i “nostri ragazzi”, “ospiti e clienti”, condividono con noi, gli amici tirocinanti e volontari, che talvolta decidono di prolungare il loro viaggio accompagnandoci in percorsi più lunghi. Questo cammino non è sempre in piano, anzi! Spesso è dissestato e in salita, e per attraversarlo occorre tanto impegno e fatica da parte di tutti. Talvolta è necessario fare dei passi indietro per ripartire, e poi andare avanti e creare nuovi percorsi laddove si possono incontrare anche strade chiuse.
I CDD sono strutture di tipo semiresidenziale che accolgono, durante il giorno, persone con disabilità medio grave e grave.
Spesso vengono da molti definiti come l’ultima spiaggia, l’ultima struttura. Ma per molte delle famiglie il CDD è un’immensa risorsa, un aiuto, un sollievo quotidiano, un supporto nelle difficoltà, un modo per incontrarsi e conoscersi attraverso momenti pensati per divertirsi insieme, come gite, grigliate ed altre occasioni di festa.
E’ per noi fondamentale anche il punto di vista dei ragazzi. Che non sono all’ultima spiaggia, ma in contesto di sperimentazione ed espressione: di interesse, di appunto e disappunto, di desideri ed emozioni… saggia ed utile esperienza.
Per noi operatori il CDD è l’incontro tra mondi diversi dove persone con limiti e risorse differenti s’incontrano, uniscono, e rinforzano le loro capacità per raggiungere traguardi che agli occhi di molti sembrano piccole goccioline ma che per noi sono oceani.
Il Ferraris è la grande cornice di un quadro fatto a più mani a cui ognuno contribuisce dipingendone un pezzo e ravvivandolo con i propri colori, e il risultato è l’alchimia di magnifiche sfumature.
Alessia Schiroli & Andreana Lizzio