E improvvisamente, l’assenza. In pochi giorni ci siamo ritrovati a non vederci più, a lavorare da casa (solo per chi può farlo), a non poter più garantire i nostri servizi.
Nelle associazioni e cooperative che si occupano di disabilità e fragilità come Cascina Biblioteca, i provvedimenti presi a livello nazionale hanno portato all’interruzione di molte attività di animazione, dei corsi, ma soprattutto di tanti progetti educativi e progetti di vita delle persone che abitano le nostre strutture.
Durante i primi giorni, abbiamo garantito l’apertura del nostro Centro Socio Educativo e del Centro Diurno Disabili. Ma la situazione è peggiorata di giorno in giorno, con decreti sempre più restrittivi e questo ci ha portato a chiudere anche i servizi essenziali.
Con la consapevolezza della difficoltà delle famiglie, di gestire i loro figli con disabilità o autismo: vivere la quotidianità tra le mura domestiche senza il supporto di educatori, operatori e terapisti rende le giornate davvero complicate, anche perché le persone fragili o i bimbi autistici fanno fatica a capire perché non vedono più i loro compagni, i loro educatori e perché non possono uscire di casa.
E’ molto difficile anche il lavoro di chi deve continuare a svolgere le proprie mansioni, come operatori e educatori che operano nelle nostre case, dove le persone con fragilità sono quelle che vanno tutelate maggiormente in questa situazione, non possono essere lasciati sole, hanno bisogno di interventi sanitari, educativi, di qualcuno che li segua nella gestione della casa.
Da qualche settimana, ormai, i nostri OSS e educatori si sono armati di mascherine e guanti e con tante precauzioni, sono vicine alle persone fragili dando conforto, provvedendo alla soddisfazione dei bisogni primari e fornendo un supporto psicologico.
Una cosa è rimasta la stessa di sempre però, la cura e la dedizione che coloro che lavorano nell’area abitare mettono nelle loro attività lavorative quotidiane. Per loro questa è una scelta di vita!
Le persone che vivono nelle case di Cascina Biblioteca sono al centro delle loro azioni e vengono supportate e accompagnate nella vita di ogni giorno nei momenti di gioia, ma soprattutto nei momenti di difficoltà, come questo. Cosa spinge OSS ed educatori ad andare avanti? La voglia di esserci sempre per l’altro, di lavorare con il sorriso e la forza d’animo che li contraddistingue, riuscendo a far entrare nelle case luce e speranza.
Non solo in questi momenti bui bisogna ricordarsi di questi professionisti, perché il lavoro che portano avanti è fatto di piccole e grandi azioni quotidiane, che permettono alla persona con fragilità di raggiungere traguardi inimmaginabili e fare tanti passi verso la conquista dell’autonomia.
L’area abitare di Cascina Biblioteca non è da sola, in questo giorni complicati, ma è affiancata dai colleghi dei Centri Diurni. Grazie alla collaborazione tra queste due realtà che normalmente viaggiano a ritmi diversi, si riscopre la vera essenza dell’agire educativo basato sulla relazione, la fiducia nell’altro, la creatività e la comprensione empatica.
Stare a casa non è facile, ma grazie agli stimoli che gli educatori portano nelle diverse abitazioni è più semplice e le persone stanno riscoprendo il valore della casa e dello stare insieme, allontanando la monotonia e la routine. La loro presenza porta sollievo a tutti coloro che avrebbero tanto bisogno di condividere momenti all’esterno, nei posti che normalmente frequentano, come anche la nostra cascina. Lezioni di yoga e ginnastica, lavori creativi e tanta cucina permettono di non annoiarsi mai!
Ciò che ci ricorderemo sempre, anche quando questo periodo sarà finito, è la cura, l’attenzione, la professionalità e l’amore che tutti gli educatori e operatori socio sanitari hanno messo in campo incondizionatamente. Questo sì che è un Lavoro Di Valore!
Grazie a tutti gli operatori ed educatori che sono attivi anche in questi giorni e che permettono di guardare con ottimismo al futuro che verrà, quando tutti riprenderemo la vita di sempre.