Il termine fitodepurazione sta ad indicare l’attività depurante svolta dai microrganismi e dalla vegetazione nei confronti degli inquinanti presenti nelle acque di scarico di wc e lavandini (acque reflue). Rientra tra i processi naturali di depurazione delle acque.
Cascina Biblioteca, da sempre attenta ai temi legati all’ambiente, ha deciso di investire in un progetto che prevede la costruzione di un impianto di fitodepurazione per depurare le proprie acque nere.
L’attuale sistema di raccolta e smaltimento dei reflui, infatti, risultava poco efficiente e poco vantaggioso economicamente. Inoltre, per la nostra ubicazione oltre il fiume Lambro, non era possibile un allacciamento alla rete fognaria comunale.
Così è nata la collaborazione con lo studio Trame Verdi, che si occupa di spazi verdi, terrazzi, giardini e spazi per vivere in armonia con l’ambiente, nel senso più ampio del termine e che aveva già avuto modo di occuparsi di fitodepurazione.
Il progetto di fitodepurazione offre, oltre all’evidente vantaggio di sfruttare proprietà naturali delle piante per svolgere un’azione di depurazione delle acque, anche quello di integrarsi nel contesto agrario esistente, portando valore anche per quanto riguarda la riqualificazione ambientale del territorio (oltre ovviamente per ciò che concerne la sostenibilità ambientale).
L’impianto, infatti, acquisterà un’ulteriore valenza ambientale grazie ad un progetto di inserimento paesaggistico nel contesto rurale esistente.
In sintesi il progetto prevede il mantenimento dell’impianto fognario interno e il riutilizzo di alcune vasche di sedimentazione esistenti alle quali si aggancia direttamente l’impianto di fitodepurazione.
Le vasche(che occuperanno un totale di circa 500 mq) saranno piantumate con specie vegetali appositamente selezionate per essere in grado di svolgere un’azione di abbattimento dei principali inquinanti contenuti nel refluo. Le specie utilizzate saranno fondamentalmente: Phragmites australis, Typha latifolia e Carex sp.pl. Le vasche, appositamente impermeabilizzate, saranno riempite di ghiaie a diversa granulometria. Il refluo da depurare scorrerà in queste due vasche piene di ghiaia e piante e in uscita sarà depurato e a norma di legge.
Un progetto di questo genere necessità delle competenze di numerosi professionisti ed è stato svolto un lavoro in team.
Il progetto è stato ideato ed è coordinato dallo studio di progettazione Trame Verdi di Manuele Protti, biologo e garden designer di Milano.
L’architetto Valentina Montemurri ha seguito le pratiche per l’ottenimento dei permessi e la supervisione dei disegni tecnici.
L’architetto Licia Gaia Sortino ha steso il Piano per la sicurezza e collabora al progetto paesaggistico.
Rhea International Team, un gruppo di professionisti che lavora a livello internazionale nella progettazione e costruzione di sistemi ecologici per il trattamento delle acque reflue e la produzione di energia da fonti rinnovabili, ha invece sviluppato il progetto tecnico dell’impianto.
Trame Verdi e Rhea seguiranno la direzione dei lavori del cantiere.
Cascina Biblioteca eseguirà i lavori edili.
Gli impianti di fitodepurazione sono caratterizzati da:
– semplicità di realizzazione
– bassa/nulla richiesta energetica di funzionamento
– limitata/economica attività di gestione e manutenzione nel corso dell’anno
– assenza di odori esterni
– alto grado estetico
– funzionalità durante tutto l’anno
– funzionalità anche in ambiente collinare e pedemontano
– richiesta di superficie per la realizzazione degli scavi
– piena funzionalità raggiunta in due stagioni vegetative (60% dopo la prima, 100%
dopo la seconda)
– capacità di aumentare la biodiversità
– possibilità di inserire l’impianto nel contesto paesaggistico
La cosa bella è che quello di Cascina Biblioteca sarà il primo impianto di fitodepurazione del Comune di Milano, e di questo ne andiamo molto orgogliosi.
Al via i lavori di costruzione lunedi 19 novembre.
Stay tuned!