“L’agricoltura biologica è un metodo di produzione che hai i suoi principi di base nella cura della fertilità del suolo e nell’equilibrio dell’ambiente in cui si coltiva. Non è quindi la sostituzione di concimi, diserbanti e pesticidi in genere, con quanto ammesso dal regolamento europeo, ma la corretta applicazione dei principi di agro ecologia, avendo come obiettivo quello di aumentare la biodiversità nel suolo e nel soprassuolo per la ricerca dell’equilibrio nutrizionale e ambientale” (Fonte: AIAB – Associazione Italiana Agricoltura Biologica).
Il 2 marzo 2022 il biologico è entrato finalmente nell’ordinamento giuridico italiano perché il Senato ha approvato il disegno di legge n.988 con le “disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Un traguardo per il settore agroalimentare, per tutte le filiere collegate e per un intero Paese, che è il primo per numero di produttori bio e il terzo dell’Unione Europea come superficie coltivata a biologico. Le misure previste dalla proposta sono diverse, tra le quali la nascita di un tavolo tecnico per la produzione biologica, la nascita del marchio biologico italiano e di un fondo per lo sviluppo della produzione bio.
Nel 2017 in Cascina Biblioteca è stata avviata l’attività agricola e il primo passo è stato la riconversione biologica dei terreni, un processo durante il quale la terra ha bisogno di liberarsi da tutte le sostanze che ha ricevuto quando veniva praticata l’agricoltura convenzionale. Tutti sappiamo che quest’ultima prevede l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici, che penetrano nel terreno e diventano sua parte integrante.
Nel 2019 il percorso si è concluso e i terreni hanno ottenuto la certificazione biologica. Un grande traguardo per tutti i colleghi che si dedicano all’agricoltura e che hanno dato vita ad un progetto agricolo e sociale, che impiega anche molti lavoratori fragili nelle attività. Dopo aver ottenuto la certificazione, il percorso non diventa più semplice perché essa va mantenuta: un grande impegno e un costo, continui controlli per verificare che tutto rispetti il regolamento europeo e non ci siano non conformità.
Periodicamente la terra viene analizzata e, proprio qualche giorno fa, sono arrivate le analisi del terreno che vengono effettuate da Fondazione Minoprio, importante ente di ricerca lombardo in campo agricolo, che collabora con Cascina Biblioteca anche per altri progetti. Per capire quali sono le implicazioni (positive!) dell’agricoltura biologica sul terreno, confrontiamo questi valori con quelli di alcuni anni fa. Nel 2014, quando sono nati i primi orti condivisi, Fondazione Minoprio aveva fatto le analisi del terreno ed è interessante confrontarle con quelle fatte a febbraio 2022 (vedi allegati delle analisi in fondo al testo). Allora, il valore della sostanza organica era di 31 grammi su chilo, per cui il 3,1%. E questo nonostante, in realtà, il prelievo fosse stato fatto dopo una prima letamazione del campo, per dare un po’ di struttura.
La settimana scorsa sono stati prelevati due nuovi campioni, uno nello stesso campo di allora e un altro in uno dei campi che sono stati coltivati più a lungo con metodi di agricoltura convenzionale. Ebbene, in questo secondo campione il valore è 32 (quindi in linea con la situazione 2014) mentre nell’altro è 58! Questo significa che in pochi anni, grazie al bio, è praticamente raddoppiata la sostanza organica presente nel terreno.
* il campione di controllo con valore 32 non è riferito ad un campo convenzionale ma ad un campo comunque convertito a biologico, sul quale quindi non sono stati utilizzati prodotti di sintesi ma in cui non è ancora stata riportata sostanza organica (perché viene fatto a lotti anno per anno).
La teoria era già nota, ma quando i risultati empirici sui terreni di Cascina Biblioteca dimostrano un reale incremento della sostanza organica della terra, siamo davvero gratificati e diamo valore al costante impegno e al lavoro di tante persone che credono che l’agricoltura biologica genera prodotti sani per noi, fa bene alla terra, non la inquina ma la arricchisce e favorisce la biodiversità.
Analisi allegate:
Analisi suolo anno 2022 campione 2
Analisi suolo anno 2022 campione 1
14 marzo 2022