Dopo settimane di attesa, incertezze e linee guida che si sono fatte attendere, l’area animazione di Cascina Biblioteca e Cascina Nibai hanno organizzato alcune proposte di campus estivi per bambini di 3 ai 12 anni con formule diverse tra animali, natura e accessibilità economica.
Le misure di sicurezza sono state valutate attentamente e a lungo, anche prima dell’uscita delle linee guida ministeriali, regionali e poi comunali e, fortunatamente, molte considerazioni fatte erano poi in sintonia con quelle ufficiali emanate.
Il nome degli stessi campus era da scegliere con cura: “Siamo Fuori!” è stata l’opzione definitiva, poiché racconta l’aria aperta e insieme il connubio di divertimento e diversità che abitano la nostra cooperativa.
L’obiettivo di Cascina Biblioteca era quello di offrire ancora una volta un servizio alle famiglie, ai bambini che “non si incontravano” da mesi, alla popolazione di città e provincia per raccontare che una nuova partenza era possibile e necessaria, nonostante i rischi e le limitazioni.
Così, dopo tanta attesa e lavoro preparatorio, come ad esempio la ricerca e formazione di animatori con esperienza, il 4 giugno sono state aperte le iscrizioni per i centri estivi in partenza il 15 giugno presso il parco Lambro, Cascina Nibai a Cernusco e via Rizzoli – Cimiano.
Nell’arco di un paio d’ore si sono iscritti 400 bambini, per le prime settimane e quelle successive, fino a settembre.
In un momento di incertezza come quello che ha coinvolto le vite di tutti gli scorsi mesi, i numeri così alti di richieste e necessità sono stati un chiaro segnale di risposta al bisogno e fiducia delle famiglie nei nostri confronti (e per questo vi ringraziamo!).
“Il 15 giugno siamo partiti con il microCampus in Cascina Nibai, ovvero una colonia agricola campestre a Cernusco sul Naviglio.
Le prime settimane sono state un banco di prova delicato e impegnativo” – racconta la coordinatrice Chiara Allemano – “Far conciliare le linee guida con le esigenze dei bambini è stato molto complicato, ma dopo i primi momenti sono stati proprio i bambini a rendere tutto più facile.
Le settimane sono trascorse tra mascherine indossate a norma da vicino e trasformate in bandane a distanza. Il distanziamento sociale è stato reso divertente grazie alla creazione di “fortini militari” sugli alberi, costruiti a simboleggiare il proprio campo base al quale nessun bambino, se non della squadra di appartenenza poteva accedere. Gli educatori hanno creato e pensato ad attività diverse per ogni momento per non far annoiare nessuno e coinvolgere tutti.”
In Cascina Biblioteca avevamo due preoccupazioni: mantenere la continuità con le proposte fatte in passato, quali la salita cavallo e pony, e proporre un intrattenimento curato e originale ma avendo cura delle persone con fragilità che abitano Cascina Biblioteca o la frequentano tramite i centri diurni. Abbiamo organizzato zone di triage con controlli in entrata e uscita tra temperature e moduli da compilare, curato la pulizia delle mani e dei bagni, utilizzato sempre gli spazi esterni o interni ma separati e cercato di formare gruppi di bambini tra loro amici (ci siamo riusciti praticamente sempre) nonostante i gruppi avessero un numero limitato di partecipanti.
“Si è trattato di una gestione sicuramente molto più complessa del solito” – raccontano Giulia Donelli, Chiara Basso e Laura Angelone dell’organizzazione di cascina e centri estivi in città- “Modificavamo di settimana in settimana per agevolare il lavoro degli animatori e le richieste delle famiglie. Ma ce l’abbiamo fatta e ne siamo stati molto orgogliosi!
Gli educatori sono stati “creativi dalle mille risorse”, sempre disponibili e pieni di energie e idee, hanno lavorato scambiandosi punti di vista e proposte per mantenere alta la qualità del campus. Hanno proposto attività ludiche, ma anche artistiche e agricolo-ambientali in sicurezza: l’utilizzo di corde stile “percorso avventura” ha garantito gli spazi separati dei gruppi dei grandi nei boschi ombreggiati, mentre i piccini hanno goduto dell’ombra degli alberi presso il campo da calcio e contorno, sotto capanne di alberi naturali. Le operatrici del settore equestre hanno gestito la salita settimanale a cavallo e sul pony accompagnando tutti i bambini con la solita professionalità e dolcezza che le contraddistingue. Asini, caprette e galline sono stati sfamati e puliti, quando possibile, in sicurezza e la collaborazione con gli ortisti degli orti condivisi di Cascina Biblioteca è stata preziosissima per quanto riguarda la scoperta del mondo delle colture.”
La stessa dedizione a attenzione all’aspetto educativo-ambientale è stata prerogativa di Cascina Nibai. “Le caprette Nocciola, Nutella, Yota e la DivinCapra hanno ricevuto tutte le cure possibili dalle manine poco esperte ma molto innamorate dei bambini e degli educatori. Gli asinelli Artù e Otto e il pony Alex hanno goduto delle prelibatezze di fieno e pane secco preparate ogni giorno. E poi c’erano le oche e tutto il fantastico mondo degli insetti da conoscere!”
Se questi sono stati i bilanci dei campus nelle formule cascina+animali, in città ci sono state altre proposte di centri estivi by Cascina Biblioteca in collaborazione con l’Istituto scolastico T. Ciresola di via Venini e viale Brianza, del Comune di Milano, di Wemi Rizzoli e Qubì Parco Lambro e di cooperativa Abitare, Wemi Ornato e Pandora onlus.
In questi casi, non essendo possibile proporre percorsi pratici in natura, la proposta di campus era più legata ad avere animatori con competenze educative e legate alle arti performative e sociali, quali circo sociale, teatro, danza espressiva e arteterapia.
L’inclusione di bambini con difficoltà è sempre stata garantita, per tutta l’estate, grazie ai diversi spazi utilizzati e alla presenza di personale di riferimento con esperienza nel campo della disabilità.
Per quanto riguarda, invece, la difficoltà economica che impediva l’accesso alle famiglie a servizi privati, la collaborazione con le reti di welfare milanese e qubì hanno seguito, proposto e accolto con attenzione le richieste arrivate e soddisfatte.
Insomma, l’emergenza Covid non ha fermato Cascina Biblioteca, i suoi animatori e nemmeno voi famiglie che avete continuato (o iniziato) a sceglierci, sostenendo il nostro operato e i progetti socialmente utili che perseguiamo.
Grazie!
Chiara, Chiara, Giulia, Laura