Caro Pùlaster,
sei stato il primo ad entrare in Ca’ Casoria, il primo ad aprirne le porte e a mostrare il cammino agli altri.
Con te vola via un pezzo di cuore di Cascina Biblioteca.
Eri una persona speciale.
Ci hai regalato tante risate, ci hai insegnato che non bisogna fermarsi all’apparenza, ma andare oltre. E, proprio facendo questo, abbiamo scoperto un mondo nuovo, il tuo mondo, fatto di dolcezza, ingenuità, infinita bontà, purezza e sensibilità. Fatto di voglia di fare solletico, di stare seduto a riposare la schiena, che se non era la schiena, era la spalle e se non era la spalla… era la voglia semplicemente di stare un po’ seduto. Il tuo mondo, che aveva tanto bisogno di parlare e ancor di più di essere ascoltato. Chiedevi spesso un poco di attenzione, per scambiare due parole o un abbraccio, sempre fortissimo.
Ogni tanto dal tuo mondo ti affacciavi arrabbiato e avevi tutte le ragioni per esserlo, anche se non sempre a noi era chiaro il perché. Ma non aveva bisogno di esserlo, dopotutto.
Ci hai insegnato ad avere pazienza, rispettando i tuoi tempi che, diciamocelo, non è che fossero proprio celeri… in casa, come durante il corso di teatro, quando ti si aspettava per togliere le scarpe che, fosse stato per te, mai avresti tolto. E come pregavi per tenerle ai piedi: tutte le lezioni… E poi, alla fine, le toglievi.
Alcuni di noi, a teatro, si ricordano ancora una delle tue prime improvvisazioni, quando ti eri così divertito in scena con Raffaele, che avresti voluto ripetere quelle battute per sempre: “E come facciamo?” “E la valigia?” “E i soldi?”.
Sei stato El Pulaster, Paolone, Pavlovich, una Montagna, Geppetto, Peter Pan ormai cresciuto, un naso di nome Gaetano e un CangOrso.
Sei stato Paolo, dolcissimo e affaticato, un uomo con simpatie e antipatie, che non amava però litigare e che, quando accadeva, faceva il primo passo per sciogliere le discussioni, chiedendo scusa e accogliendo l’altro.
I momenti che hai condiviso con noi sono tanti e ben impressi nella nostra mente e nel nostro cuore, dai i viaggi in montagna, alle gite fuori porta, le uscite al cinema, gli spettacoli teatrali, le infinite mangiate che ci piacevano tanto!
Sei riuscito a farti voler bene da ognuno di noi, indistintamente.
Ci piace l’idea che tutte le persone che non hanno avuto il piacere di conoscerti possano farlo attraverso i nostri occhi ed anche per questo abbiamo pensato di scriverti queste righe per salutarti, con la consapevolezza che saresti felice molto felice di ascoltarle.
Caro Er Pùlaster, il giorno 14 dicembre alle ore 14,00 in Cascina Biblioteca abbiamo in serbo per te una bellissima sorpresa, per continuare ad averti sempre tra di noi, anche sotto gli occhi, non solo nei cuori.
Per tutte le persone che si volessero unire a noi in questo giorno in ricordo di Paolo vi aspettiamo.
Paolo ne sarebbe felicissimo!
Cascina Biblioteca