La certificazione per la parità di genere è un’attestazione riconosciuta a tutte le organizzazioni che hanno introdotto politiche aziendali con l’obiettivo di ridurre le differenze di genere, come le differenze salariali a parità di ruoli professionali, le disparità legate alle opportunità di crescita professionale, l’accesso a iniziative di welfare, la tutela della maternità ed ogni altra disuguaglianza tra uomo e donna.
Previsto dalla Legge sulla parità salariale e dalla Legge di Bilancio 2022, per recepire quanto stabilito dal PNNR, questo meccanismo si è affermato nella seconda metà del 2022: a luglio è stato pubblicato il DPCM – Dipartimento per la famiglia e le pari opportunità 29 aprile 2022 contenente i parametri per ottenere la certificazione e a dicembre è stato pubblicato online il Portale per la certificazione di genere. Una misura a cui sono stati destinati 10 milioni di euro, che è stata introdotta dal PNRR – Missione 5, “Inclusione e Coesione” e che permette un monitoraggio dell’adeguamento agli standard europei di uguaglianza tra uomo e donna, oltre a premiare le aziende che attuano strategie e misure per raggiungere gli standard.
Anche il punto 5 dell’agenda 2030 riguarda la parità di genere che, se nei paesi in via di sviluppo ha obiettivi certamente sfidanti, come quello di porre fine a ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di donne, bambine e ragazze, nel mondo occidentale significa, per esempio:
- garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership nella vita politica, economica e pubblica
- favorire l’uso della tecnologia, in particolare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza delle donne
- adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell’eguaglianza di genere
Fin dalla sua nascita, Cascina Biblioteca (ai tempi Il Fontanile) è stata attenta alla questione di genere. Nei primi anni 2000 ha partecipato al bando “Donna sviluppa impresa” (essendo un’organizzazione con prevalenza di partecipazione femminile) e grazie a questi fondi ha potuto realizzare il maneggio coperto, in cui lavorano diverse educatrici.
Negli ultimi anni, il CdA ha promosso la costituzione del “comitato donne”, che ha iniziato ad approfondire le dinamiche di genere in Cascina Biblioteca. Inoltre, le attività del Progetto Wellbeing – nato come progetto di ascolto dei bisogni dei soci e dei dipendenti – anche se non direttamente dedicate ai problemi di genere, hanno riguardato anche questi aspetti. Quando è stata pubblicata “Prassi 125” sulla parità di genere, è quindi stato naturale che la cooperativa intraprendesse questa strada, che genera, tra gli altri, anche vantaggi economici (sgravi fiscali) e di competitività (punteggio nelle gare d’appalto).
Il CdA è stato coinvolto in ogni passaggio del percorso, anche perché di sua competenza: in particolare alcuni punti, come l’approvazione della nuova Politica della Cooperativa – arricchita della parte sulla parità di genere – e la nomina del Comitato Guida per l’implementazione del sistema. I membri del CdA sono stati poi impegnati secondo il loro ruolo in cooperativa.
In questo percorso, sarà fondamentale il coinvolgimento dei dipendenti e dei soci. Innanzitutto, verranno fornite tutte le informazioni necessarie, sia attraverso la pubblicazione dei documenti del sistema, sia attraverso specifici percorsi formativi. Ciascuno è poi chiamato a contribuire con proposte concrete, così come a comunicare (anche anonimamente) situazioni non in linea con i principi stabiliti dalla cooperativa rispetto alla parità di genere.
La certificazione è, quindi, un obiettivo formale e sostanziale che dimostra la volontà della cooperativa di costruire una cultura della parità di genere che si diffonda in tutta l’organizzazione, con il contributo concreto di soci e dipendenti.
“L’uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene le chiavi dell’altro”
Karen Blixen
31 gennaio 2023