Lunedì 28 gennaio un’assemblea straordinaria dei soci della nostra cooperativa si è svolta, su proposta del consiglio di amministrazione, per aggiornare tutti quanti della situazione gestionale, architettonica e organizzativa della nuova proprietà Cascina San Gregorio Vecchia che il 6 febbraio 2019 entrerà ufficialmente sotto la responsabilità di Cascina Biblioteca.
Facciamo un passo indietro per capire di cosa parliamo.
E’ luglio 2018, un’altra estate sbocciata nel Parco Lambro dove due cascine, da tempo antico, si guardano negli occhi, tra loro solo una strada.
Sono separate, ma hanno condiviso le stesse terre “quasi come sorelle” per anni e anni finché a luglio dello scorso anno Cascina Biblioteca, la meno importante delle due, se vogliamo, la sorella minore, non ha rilevato San Gregorio Vecchio, la cascina storicamente maggiore, che fu persino comune autonomo durante l’ ‘800.
Così, la storia che da ormai quasi mille anni lega tutte le Cascine di questo territorio in un’unica comunità agricola e sociale ha potuto fare un balzo da gigante in avanti: al molino di san Gregorio, al Centro Ambrosiano di Solidarietà, alla Cassinetta di San Gregorio e a Cascina Biblioteca si è aggiunta la più importante Cascina San Gregorio Vecchia, e la rinascita della leggendaria Grangia di San Gregorio può venire del tutto completata.
Adesso, in occasione della prossima firma ufficiale del contratto di passaggio sotto la gestione di Cascina Biblioteca, il consiglio di amministrazione ha illustrato proposte, suggestioni e idee in progress per quanto riguarda il futuro di San Gregorio Vecchia.
Si è parlato di sogni, socialità e solidarietà, di partecipazione condivisa all’interno della cooperativa e con la cittadinanza fuori, si è parlato di scambi generazionali che da sempre accompagnano la storia del parco Lambro, vissuto dai giovani e dagli anziani come un’ambiente aggregativo nel quartiere di Lambrate. Si è parlato di contaminazione che possa concimare e nutrire radici vecchie e permettere la rinascita di antichi valori che una volta erano disseminati nel territorio in cui stanno, solide, le nostre radici. Si è parlato di trovare per Cascina vecchia una vocazione nuova, che la rivaluti e la inserisca nel territorio con le giuste proposte da offrire.
Quello di Cascina Biblioteca, insomma, non è stato un investimento e basta… anzi! Cascina Vecchia San Gregorio, com’è adesso, è un punto di partenza per la costruzione di un sogno più grande, che tenga sempre conto della mission della nostra cooperativa e dei nostri valori fondamentali verso cui ogni persona, servizio, pensiero e obiettivo sono orientati.
E tutti i soci, i “compagni di sogno” come ha voluto ribattezzarli il cda all’assemblea, sono stati interpellati a dire la loro, a proporre, considerando diversi fattori: il territorio e la zona, le persone e le esigenze possibili. E non si può sognare senza partire da un motto di orgoglio da parte della cooperativa, che gioiosamente sa di fare parte del parco Lambro, un luogo speciale, culla e casa, in cui tutti siamo invitati a impegnarci a pensare di lasciare un segno sociale che sia davvero utile e nostro. Un segno che rimanga nel tempo e un sogno che si realizzi, un sogno colorato e vitale che possa avere un impatto per chi lo abiterà e ne usufruirà dopo di noi.
Nonostante gli occhi aperti, i sogni che sono volati sulle teste dei soci sono state tante, da quelle agrarie sperimentali a asili nido per piccolissimi tra gli alberi del parco, dagli appartamenti protetti a, perché no, i bed&breakfast.
L’architetto che si occuperà di questa progettazione ha suggerito di pensare in grande e di proporre con libertà perché occupare spazi e ideare progetti è divertente e emozionante, anche oltre le tempistiche dell’assemblea… per cui, soci: siete tutti invitati a sognare possibilità per il futuro di Cascina San Gregorio Vecchia!
Intanto, un piano di lavoro per i prossimi due anni sta venendo sviluppato e continuerà a venir condiviso con tutti, un passo dopo l’altro.