Giovedì 7 marzo alle ore 9.30 la mattina di lavoro di molti collaboratori di Cascina Biblioteca è iniziata con un racconto prezioso e una condivisione necessaria. Lo abbiamo ascoltato, mentre gustavamo caffè, marmellate e conserve, succhi e torte preparate dai ragazzi della Trattoria Solidale di Consorzio Sir.
Dall’inizio dell’anno, Consorzio Sir, nelle persone di Maurizio Cavalli, Salvatore Semeraro e Giorgio Maggi e Cascina Biblioteca cooperativa, nelle persone di Andrea Brizzolari, Thomas Giglio e Vittorio Paoli, hanno costituito un comitato di gestione di Cascina Biblioteca, ovvero un “tavolo del bene comune” con l’obiettivo di concepire questo luogo come un patrimonio da curare e coltivare, in quanto terra di relazioni e valori condivisi.
Su proposta del Consiglio di Amministrazione della cooperativa, sei persone si sono riunite per parlare di come affrontare un progetto così necessario, ma non di facile realizzazione e hanno così trovato e creato una modalità di gestione condivisa che hanno, poi, steso nero su bianco su una “carta della collaborazione” che raccoglie responsabilità, vantaggi e doveri dei fruitori del progetto. Che poi siamo tutti noi.
Se il tavolo di Coordinamento, del quale fanno parte Consorzio Sir, Cooperativa Cascina Biblioteca, Rotary, Anffass e Fondazione Idea Vita, ha una funzione gestionale del bene comune di natura politica, questo nuovo tavolo si occuperà invece di gestire e mettere in relazione quotidianamente gli spazi e i servizi condivisi all’interno della cooperativa stessa sul piano esecutivo. In altre parole, uno ha in mano la teoria, l’altro la pratica.
“Ho accettato la proposta di partecipare a questo tavolo per avere occasione di vivere concretamente e personalmente le potenzialità che una realtà come Cascina Biblioteca ha in sé” – racconta Maurizio Cavalli, consigliere Sir – “Il nostro scopo è quello di arrivare a creare punti di sintesi tra le diverse aree”, perché anche se i servizi che la cooperativa offre sono tanti, gli scambi possibili sono ancora di più di quelli visibili a una prima occhiata.
Thomas Giglio e Giorgio Maggi si occuperanno di ascoltare tutti, di capire le esigenze e raccogliere punti di vista quotidiani. “Il tavolo CBBC (Cascina Biblioteca Bene Comune)”, racconta Thomas, “è nato perché i valori di Cascina Biblioteca sono condivisi da tutti, ma ogni giorno l’azione da portare avanti per la loro messa in pratica ha bisogno di concretezza e soluzioni pratiche che dipendono, prima di tutto, dalla responsabilità e dalla consapevolezza di tutti i lavoratori.”
Il Tavolo del Bene comune avrà una vita relativamente breve, poiché si vuole immaginare che la fase sperimentale di assegnazione di responsabilità e di fiducia reciproca sia transitoria e diventi, il prima possibile, quasi automatica e di facile gestione.
Il nostro è senza dubbio un lavoro di valore, che non finisce mai. In Italia, sempre più, il bene comune sta diventando un concetto prezioso da far valere, sostenere e tutelare e del quale avere cura.
Andrea Brizzolari racconta che l’appello di questo nuovo tavolo è ai lavoratori e ai soci. Si vuole proporre loro una missione semplice e efficace: diventare tutti “ufficiali della bellezza”, figure di medievale memoria, ovvero persone che si sentano coinvolte nel notare, segnalare e risolvere quello che notano che non funziona o che può essere migliorato.
Come nel quadro di Ambrogio Lorenzetti “L’allegoria del Bene Comune“, ogni cittadino è legato all’altro da una corda che tiene tra le mani, a simboleggiare la concordia condivisa che li unisce. Nel caso di Cascina Biblioteca, la corda invisibile esiste già: si tratta solo di prenderla tutti in mano.
Buona fortuna al Tavolo CBBC! E a tutti noi.