Ormai recarsi a Segrate, nel Rifugio gestito dalla Lega Nazionale per la difesa del cane è una bella abitudine che si rinnova annualmente. Collaboriamo con il canile, fondato tanti anni fa da persone sensibili che volevano offrire un rifugio a “persone non umane” sfortunate, grazie a Stefania, la coordinatrice del CDD Ferraris di Cascina Biblioteca, che conosce perfettamente questa realtà perché è volontaria (da qualche anno anche consigliere) qui dal 1992. E’ fiera ed orgogliosa di ogni cosa riguardi questo luogo e questa associazione e quando ci ha accompagnato lì, ci ha mostrato quella che considera la sua “seconda casa”. Il canile è all’avanguardia ed è stato ristrutturato da poco.
Le nostre attività di volontariato consistono nel portare uno degli ospiti a fare una passeggiata, con la formula dell’adozione a distanza. I ragazzi e le ragazze che partecipano sono cambiati durante gli anni, tra loro sono diversissimi e hanno disabilità diverse, ma sono sempre molto entusiasti e partecipativi. Questa non è solo una passeggiata, è molto di più. Ci accolgono Andrea, Elisa e Cristina, amici di Stefania forse da sempre, ci fanno sempre conoscere cani affabili e ci forniscono il doppio guinzaglio perché anche i ragazzi possano avere un ruolo attivo nel rapporto con gli animali. Un momento importante in cui si sentono autonomi e gratificati. Trascorriamo un’ora nel verde che circonda il rifugio, mentre il cane che ci accompagna diventa il punto focale delle attenzioni dei ragazzi. Loro vincono il timore dei cani proprio grazie a questi amici.
Ogni ospite del canile ha il suo carattere, che si mette a confronto ogni volta con quelle di chi lo accompagna. Pasquale, Laika, Sheldon, Woody, Cile, Aliante, ne abbiamo conosciuti molti e i ragazzi sono molto felici di confrontarsi con gli amici a quattro zampe, entrando in relazione con le carezze e le coccole che amano regalare. Il cane diviene un mezzo per una relazione diversa ma autentica, che consente ai ragazzi e alle ragazze di rapportarsi con gli animali in un modo che evolve nel tempo, adattandosi alle esigenze dell’amico che li accompagna. I ragazzi arrivano al canile con biscotti e scatolette per cani, che recuperiamo e acquistiamo con piacere, consapevoli di rendere felici gli amici animali.
Il focus si sposta dall’io al tu del cane. All’inizio non è semplice, ma proprio la presenza dell’animale facilita le cose, trasformando titubanze, incertezze e prese di posizione in qualcosa di più autentico e aiutando a gestire le emozioni. Questo permette anche di aprire uno spazio di accoglienza e di adattamento alle esigenze dell’amico a quattro zampe. Ed è in quel frangente che nasce la “magia” dell’incontro. Un incontro consumato nella passeggiata, ma che si arricchisce di fermate fatte di pause (volute dal cane) carezze, leccate, sorrisi, parole sussurrate, strette di mano al guinzaglio e sguardi che s’incontrano. A volte torniamo a chiedere di un determinato ospite che non troviamo più perché è stato adottato. Allora la passeggiata è diventata qualcosa di più, l’amico che si portava a passeggio ora ha una famiglia e una casa con relazioni e affetti stabili.
Prendersi cura, dedicare anche una sola ora al nostro amico, arricchisce i nostri ragazzi rendendoli parte di un rapporto che richiede pazienza, attenzione, adeguamento, ma che li gratifica molto e dà loro la possibilità di sentirsi utili per migliorare la vita degli amici a 4 zampe.
Salvatore e Michele con complicità di Fengjao, Stefano, Alessandro, Nina, Laura, Nanà, Maytte.
21 luglio 2021