Le marcite sono una testimonianza preziosa dal punto di vista storico e paesaggistico, espressione identitaria del genio agronomico del territorio milanese, tutelata dall’adiacente Parco Agricolo Sud e dal Parco del Ticino: oggi sono in cattive condizioni per la mancanza di alimentazione di acque pulite e per la cattiva conservazione dei manufatti di regolazione delle acque.
Il progetto di riqualificazione delle marcite mira a:
- riqualificare il fondo S. Gregorio attraverso la riattivazione di 7 ettari di marcita, attualmente gestiti come prato stabile, con funzione didattica, produttiva e di ricerca; in particolare, riattivare e gestire le marcite nel Parco Lambro, permetterà di stimolare la crescita di biodiversità, sia attraverso le azioni produttive (con un approccio agro-ecologico), sia attraverso azioni specifiche di salvaguardia dell’ambiente naturale (creazione di prati pascolo, piantumazioni di siepi, marcite). Tutti i 38 ettari coinvolti dal progetto saranno certificati Bio;
- creare una filiera del latte da marcita;
- impattare positivamente, attraverso i suddetti interventi, sulla biodiversità, sulla qualità dell’acqua del fiume Lambro utilizzata per le marcite del Parco preservando la natura agricola del luogo: gli obiettivi in termini di biodiversità e qualità delle acque e del prodotto “erba da marcita” saranno valutati con metodo scientifico da Fondazione Minoprio, partner di progetto. Ci si aspetta un miglioramento dei valori relativi a indicatori della biodiversità agricola e naturale (numero di specie e varietà coltivate, numero di specie vegetali presenti, numero e dimensione degli elementi lineari) del paesaggio, e anche a livello aziendale valutando gli input di fattori produttivi. La qualità dell’acqua sarà sottoposta ad analisi così come i foraggi prodotti;
- presidiare e lavorare tutti i 38 ettari in disponibilità e riattivare l’area agricola del Parco Lambro permettendo il riconoscimento del valore sociale e ambientale dell’area.
Accanto a questi interventi, ci saranno:
- un percorso formativo condotto dai partner di progetto, nell’ottica di condividere e ampliare esperienze e competenze specifiche e da enti fornitori esterni. L’attività formativa sarà rivolta a persone coinvolte in percorsi di inserimento lavorativo, persone occupate presso i partner di progetto per le quali si prevede un cambiamento di mansione o un aumento orario e a persone esterne alla rete di progetto (con focus rivolto a persone disoccupate over 50 e giovani under 30), in modo da colmare l’assenza di professionalità specifiche sul mercato del lavoro. Le attività formative saranno condotte lungo l’arco di progetto e intercetteranno 350 persone, di cui 85 svantaggiate.
Tra le attività formative, verranno proposti un corso per la formazione di nuovi campari con l’obiettivo di fornire competenze per manutenere e gestire il sistema irriguo esistente (a scorrimento) e le colture ad esso legate. Il camparo sarà in grado di gestire le acque dei canali di irrigazione, regolandone i flussi, con particolare attenzione ai prati marcitori; riparare e manutenere i manufatti idraulici e le sponde dei canali attraverso piccole opere edilizie e la pulizia della vegetazione; riconoscere le peculiarità storiche e agronomiche del paesaggio in cui opera e trasmettere le proprie conoscenze alla popolazione. Il corso, composto da lezioni teoriche e pratiche, supportato da materiali didattici e divulgativi, sarà realizzato presso le marcite del Parco del Ticino e del Parco Lambro e garantirà l’avvio del restauro dei manufatti attualmente presenti e la riattivazione del sistema irriguo tradizionale presso il Parco Lambro; - percorsi didattici rivolti ad almeno 6 scuole del territorio presso il Parco Lambro con l’obiettivo di far conoscere la storia agricola del Parco e il sistema irriguo tradizionale. E ancora, visite didattiche con attività laboratoriali rivolte a studenti universitari per aumentare le competenze tecniche e la conoscenza dei sistemi irrigui tradizionali e a scorrimento;
- organizzazione di 5 eventi partecipativi destinati alla cittadinanza e l’organizzazione di 2 seminari specifici per promuoverne la cultura e la conoscenza; le attività divulgative presso il Parco Lambro e il Parco del Ticino hanno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza degli abitanti del territorio rispetto alla natura agricola del luogo e l’importanza della sua salvaguardia.
Attraverso le analisi previste si verificherà la presenza di inquinanti per capire se la qualità dell’acqua migliora e se il prodotto raccolto può essere destinato ad allevamenti bovini o debba essere destinato ad usi non alimentari (bioedilizia o compostaggio presso C.na Nibai).
Grazie all’attivazione delle marcite storiche si garantisce un aumento della biodiversità, soprattutto in termini di avifauna, lepidotteri e odonati; le analisi chimiche garantiranno una sicurezza dal punto di vista del prodotto e forniranno materiale di ricerca per approfondire gli effetti delle marcite sulla qualità delle acque.
Tutte le riqualificazioni ambientali garantiranno una presenza e un presidio costante per disincentivare comportamenti dannosi e monitorare il territorio sia da un punto di vista ambientale (es. scarichi abusivi) sia sociale (microcriminalità). Inoltre, permetteranno la realizzazione di alcuni percorsi di tirocinio e contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato.